Lo scenario attuale
La minaccia del terrorismo è un pericolo sempre più concreto per il “sistema paese” per molteplici ragioni.
Ma quando parliamo di terrorismo non dobbiamo pensare esclusivamente a quello di matrice islamica. Oggi è infatti necessario considerare una molteplicità di soggetti eterogenei fra loro, per genesi e strumenti di lotta, ma che hanno un medesimo effetto: generare un RISCHIO per le persone e le strutture.
Come agire?
Partendo da questo scenario, la nostra società, nel 2014, ha iniziato a creare modelli organizzativi, finalizzati alla riduzione di questa tipologia di rischi, non convenzionali e multiformi, che racchiudono una serie di variabili tali da richiedere una valutazione del rischio sui generis, rispetto alle normali prassi della sicurezza sul lavoro e/o amministrativa.
L’approccio della nostra società è di natura multidisciplinare e prevede il coinvolgimento di professionisti e professionalità eterogenee, che permettono di creare un sistema ad alta scalabilità, in grado di proporre un modello di analisi e riduzione rischi dinamico, in base alle tipologie d’attacco. Questo approccio consente di comprendere in tempi rapidi le reali necessità di risorse umane ed economiche necessarie, per un’efficace attività di prevenzione e protezione.
Possiamo aiutarvi
Antor s.r.l. accompagna il cliente in tutte le fasi di creazione del protocollo di sicurezza, curando particolarmente la formazione, teorica e pratica, delle risorse umane coinvolte nel progetto.
Ad oggi, abbiamo seguito aziende, sia private sia istituzionali, con varie tipologie di criticità e con problematiche e scenari molto variabili, che vanno dalle sedi istituzionali ai cantieri, fino agli eventi speciali. Un’esperienza unica nel panorama italiano, che ci permette di mettere a servizio delle aziende idee, procedure e intuizioni non teoriche ma reali, in quanto attivate e testate durante vere emergenze.
Riteniamo di essere l’unica realtà italiana ad aver prodotto un Piano di Sicurezza sul terrorismo/antagonismo approvato e attivato dalla Comunità Europea, quindi non proponiamo l’ennesimo “pezzo di carta” da aggiungere agli obblighi di legge, bensì la creazione di uno strumento efficace per la sicurezza.